“Il signor Christian Raimo si sciacqui la bocca prima di insultare e oltraggiare la memoria di Sergio Ramelli, il giovane diciottenne del Fronte della Gioventù ucciso barbaramente a colpi di chiave inglese nel 1975, negli anni in cui uccidere un “fascista” non era considerato reato. Definire Ramelli, uno studente di liceo, ‘icona del peggiore neofascismo’ significa essere disumani, oltreché stupidi e fuori dalla storia. Certa sinistra resta becera e retriva, lontana alla luce da quel percorso giusto e nobile di superamento degli anni 70 e del loro violento epilogo, avviato da tante personalità di destra e di sinistra, tra cui senz’altro va apprezzato l’impegno sostenuto da Walter Veltroni nell’obiettivo della costruzione di una memoria condivisa”.
E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.