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“A quattro anni dall’istituzione dello Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, sono state erogate solo 5 milioni e 700mila identità digitali con una spesa di 30 milioni di euro su 60 milioni di cittadini. Il sistema è indietro essenzialmente perché pochi conoscono lo Spid e quali potrebbero essere i benefici per tutti i cittadini. Ad oggi lo Spid è distribuito in Italia da 9 operatori, di cui 7 sono privati e 2 pubblici. Fratelli d’Italia ritiene sia indispensabile attuare il passaggio dei dati dai privati al pubblico entro il 2020 al fine di proteggere la privacy dei cittadini italiani.  È, inoltre, meglio assegnare il servizio alla Presidenza del Consiglio.
Sappiamo anche che Spid e Carta d’Identità elettronica debbano andare di pari passo magari sfruttando anche la presenza capillare di Poste nei comuni. Questi dati devono essere custoditi in Cloud che rispondano ai requisiti di criteri già esistenti dei cosiddetti poli strategici nazionali e su questo presenteremo una risoluzione in commissione”.
Lo ha dichiarato il deputato e responsabile del dipartimento Tlc e Media di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, illustrando un ordine del giorno a sua firma al decreto Milleproroghe.

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