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“Nel decreto crescita, e per la precisione all’articolo 33 comma 2, sono state introdotte misure per permettere ai comuni di assumere personale a tempo indeterminato a condizione del rispetto di determinati parametri. Tuttavia diversi enti locali mi hanno segnalato criticità a proposito del decreto attuativo in corso di emanazione, condiviso nella Conferenza Stato-città e autonomie locali. Per chiarire i dubbi emersi ho presentato un’interrogazione ai ministri per la pubblica amministrazione, dell’economia e delle finanze, e dell’interno”.  Lo dichiara il senatore Nicola Calandrini, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Bilancio.

 

“Tante sono le perplessità emerse in quanto le soglie indicate rischiano di essere troppo selettive e le modalità di applicazione per consentire l’implementazione del personale non sono ben definite tanto da lasciare enormi dubbi interpretativi su più aspetti.  È da rilevare inoltre che la legge non prevede un regime assunzionale specifico per la Polizia Locale, e l’attuale normativa rischia di gravare sulla possibilità di assumere dirigenti a tempo determinato e staff del sindaco, in particolare per i comuni più piccoli. Tutto questo rientra in un contesto in cui i comuni vengono ‘sanzionati’ con il divieto di assumere personale anche per violazioni normative che nulla hanno a che fare con la gestione del personale. Per questo ho chiesto ai ministri in questione se non ritengano di dover intervenire per risolvere i dubbi interpretativi circa le procedure per assumere personale a tempo indeterminato. Nelle more dell’emanazione di un chiaro decreto attuativo ho interrogato i dicasteri presentando loro la possibilità che i Comuni possano procedere con le assunzioni sulla base dei piani triennali 2019-2021 e quelli in corso di aggiornamento per il 2020-2021, redatti sulla base della normativa vigente. Ritengo inoltre necessario svincolare le assunzioni di personale di polizia locale dalle limitazioni finanziarie attualmente vigenti per le assunzioni del resto del personale e anche di questo chiedo conto ai ministri interrogati. Ancora chiedo ai ministri se intendono superare l’approccio ‘sanzionatorio’ con cui ai Comuni viene di fatto impedito di assumere. Infine voglio sapere se i ministri interrogati interverranno per estromettere dirigenti a tempo determinato e staff del sindaco dal tetto della spesa del personale.Di questa mia interrogazione informerò i rappresentanti degli enti locali ai quali conto di inoltrare anche una rapida risposta da parte dei ministri chiamati in causa. Credo che i Comuni vadano messi nelle condizioni di lavorare. Purtroppo sto notando che le leggi che nascono anche con i migliori intenti di agevolazione, si risolvono poi in complicazioni burocratiche paralizzanti. È necessario superare questa condizione e dare disposizioni chiare e di facile applicazioni perché se si fermano i Comuni, si ferma l’Italia” conclude il senatore Nicola Calandrini.

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