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“Come Fratelli d’Italia avevamo denunciato il silenzio del presidente del Consiglio Conte e del ministro degli Esteri di Maio rispetto a quanto sta accadendo nel Mediterraneo orientale, dopo la firma del memorandum d’intesa tra Turchia e Libia con il quale si definisce una linea per le rispettive zone economiche nel Mediterraneo, in quanto Ankara potrebbe utilizzare tale trattato per imporre all’Eni di rinunciare alle ricerche di giacimenti di gas nelle acque di Cipro.  È notizia di queste ore, infatti, che la nave turca Yavuz, per perforazioni petrolifere,  si è diretta nelle acque territoriali meridionali di Cipro e sta iniziando a esplorare il «blocco 8» di competenza delle italiane Eni e Total, e soprattutto staziona in una zona dove non dovrebbe stare e non dovrebbe operare, visto che si tratta della concessione rilasciata da un governo membro dell’Unione europea. Chiediamo quindi al governo Italiano e all’Unione Europea di reagire immediatamente e di occuparsi una volta per tutte di quanto sta accadendo, poiché temiamo in modo serio per il nostro interesse nazionale”. Così il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza.

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