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“Siamo assolutamente favorevoli a fare dell’Europa il continente più ‘Verde’, proprio per questo come Conservatori Europei (ECR) abbiamo votato contro il Green Deal proposto dalla Commissione Europea. Non è un controsenso, anzi! Quello che è stato presentato ha un obiettivo ambizioso: raggiungere la ‘neutralità climatica’ entro il 2050. Il tutto senza che venga definita né road map, né l’importo delle risorse, stiamo parlando di miliardi e miliardi, e come queste devono essere ripartite per realizzare i nuovi piani climatici ed energetici. La nostra preoccupazione è che in assenza di chiarezza sul Quadro finanziario pluriennale, queste risorse possano essere tolte dai Fondi di Coesione, per cui il Mezzogiorno d’Italia potrebbe essere beffato due volte. Anzi tre, se si tiene conto che l’Italia è già penalizzata in partenza: nel Just Trantion Fund, il fondo transitorio per far partire le Regioni Europee alla pari, ci sarebbero solo 364 milioni di euro su 7,5 miliardi complessivi. Ora, se questi andassero tutti a Taranto per la tanto auspicata decarbonizzazione e bonifica dell’ex Ilva potremmo essere tutti soddisfatti, ma i 364 milioni sono per tutta l’Italia e tenuto conto che le fabbriche ad alto consumo energetico sono nel Nord Italia il rischio che al SUD arrivino briciole non è più che concreto
>> Per un’Italia già beffata vi è un Sud beffato 2 volte: poche risorse dal Just Trantion Fund e risorse ridotte dei Fondi di Coesione. Altro che partire alla pari, qui il Sud parte con la zavorra!”. Cosi’ in una nota il co-presidente del gruppo europeo Ecr-Fratelli d’Italia, Raffaele Fitto.

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