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“I conti sono assai chiari. Lo stato italiano conta di introitare 700 milioni di euro di web tax nel 2020. Per ora pero’, i giganti del web ne versano solo 64. Mancano 636 milioni di euro all’appello. È noto come gli OTT si “appoggino” su paradisi fiscali dove fanno confluire la quasi totalità dei loro ricavi e riducendo l’imponibile dove la tassazione è più elevata. Abbiamo più volte denunciato la “magia” degli OTT che spostano il fatturato nelle filiali operative nei paesi fiscalmente molto indulgenti e per le quali le filiali italiane risultano prestatori di servizi. Il business è in Italia? Bene, in Italia devono pagare le tasse! L’economia digitale è una realtà che per questi colossi rende moltissimo, la digital tax va affinata ed imposta con ogni mezzo soprattutto in una fase in cui gli italiani risultano letteralmente vessati dal fisco. Fratelli d’Italia farà la sua battaglia in ogni sede istituzionale per far pagare le tasse a Google, Facebook, Amazon, Microsoft e via dicendo”.
Lo dichiara Alessio Butti, deputato e responsabile Tlc di Fratelli d’Italia.
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