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“Un provvedimento blando quello che oggi la camera ha approvato in tema di cybersecurity. Nell’era digitale, nel tempo del 5G dove il rischio dei furti di dati, di identità e di creazione di fake news possono rappresentare un rischio elevatissimo per la sicurezza del paese e delle aziende ci saremmo aspettati di poter condividere una proposta di legge matura e soprattutto proattiva nella difesa degli interessi nazionali. Questo non è stato: l’Italia si mette sì in una condizione di protezione passiva ma è ancora lontana a nostro avviso da ciò che i tempi richiederebbero. E se da una parte abbiamo apprezzato l’accoglimento di molti ordini del giorno di Fratelli d’Italia tra cui quello, da me proposto, per l’adozione di un piano straordinario per affrontare le carenze di competenze nel settore cibernetico attraverso specifica formazione e contrasto alla fuga di cervelli dall’Italia, dall’altra crediamo che l’unica urgenza nel portare oggi in aula una legge incompleta forse era nell’assegnare i 77 posti di lavoro al ministero senza criteri e senza adeguata formazione a coloro che dovrebbero difendere l’italia dai cybercrimini” lo dichiara in una nota il deputato e capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Trasporti e Telecomunicazioni, Marco Silvestroni. 

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