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“Mi sarei aspettato una reazione più coraggiosa sulla Turchia, a livello europeo. Invece, il risultato della riunione di ieri conferma, tristemente, un atteggiamento remissivo nei confronti di Erdogan. L’Unione europea si comporta come se fosse ostaggio del governo turco.  Non trovo sia serio questo atteggiamento remissivo per timore di eventuali ripercussioni. Anzi, dimostra una volta di più l’incapacità dell’Europa di autodeterminarsi in politica estera e nella difesa dei propri confini”.
Così, in una nota, l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, componente  della Delegazione per le relazioni con i Paesi del Mashreq, di cui la Siria fa parte, commenta i risultati della riunione del Consiglio Affari Esteri di ieri, in Lussemburgo.  “Nessuna decisione comune sull’embargo alle forniture militari Occidentali. Nel frattempo, con quelle stesse armi in mano, i Turchi sono pronti a conquistare Kobane.
L’Europa continua a imporsi in settori in cui sarebbe auspicabile  facesse un passo indietro, a favore della sovranità nazionale, e viceversa. Trovo, infine,  sconveniente che la neoeletta Presidente socialista della Delegazione che, per conto del Parlamento europeo, si occupa della situazione in Siria, non abbia ancora convocato una riunione d’urgenza su questa situazione”.

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