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“L’allargamento della zona di pesca consentita nelle acque territoriali libiche al fine di consentire ai pescatori italiani di poter accedere, legalmente e in sicurezza, in quell’area”. Lo chiedono i parlamentari europei di Fratelli d’Italia in un’interrogazione alla Commissione Europea, con richiesta di risposta scritta, che ha come primo firmatario il siciliano Raffaele Stancanelli, seguito dai colleghi Carlo Fidanza, Raffaele Fitto, Nicola Procaccini e Pietro Fiocchi.  I deputati europei, nell’interrogazione, sottolineano che l’Ue ha la competenza esclusiva in materia di pesca ed “in particolare per ciò che riguarda la conclusione di accordi internazionali con i paesi terzi”. Raffaele Stancanelli e gli eurodeputati  FdI avanzano la proposta anche “alla luce del consistente sostegno economico offerto alla Libia dallo scoppio della guerra civile”. L’accordo privato, siglato tra Federpesca e la Libyan Military and Civil Works Investment Authority, il primo di questo genere che avrebbe potuto fornire un quadro legale agli operatori del settore, soprattutto per i pescatori siciliani, pare non essere sufficiente.
“Mentre i primi pescherecci partiti da Mazara del Vallo ormeggiavano nel porto libico di Ras-Al-Hilal, come previsto dall’accordo –si legge nell’interrogazione- a causa dell’insorgere di problematiche legate al conflitto in corso tra le diverse fazioni libiche, i pescatori hanno deciso, con grande senso di responsabilità, di fare ritorno in patria e di rinviare l’operatività dell’accordo”.  “Occorrono maggiori tutele per i pescatori italiani e soprattutto siciliani che frequentano quelle acque per ragioni geografiche –afferma Raffaele Stancanelli-. Si tratta di lavoratori che rischiano la vita in mare ogni giorno per procurarsi il necessario per mantenere le proprie famiglie.
   L’iniziativa di Federpesca è più che lodevole, ma è assolutamente necessario che questa sia affiancata da un intervento concreto da parte dell’Ue,  la sola in grado di agire a livello istituzionale, per sostenere un settore di vitale importanza per la nostra economia e per quella libica. Vorremmo quindi che l’eventuale allargamento della zona di pesca nelle acque territoriali libiche –conclude l’on. Stancanelli- fosse anche un’opportunità di collaborazione reciprocamente vantaggiosa e un’occasione di sviluppo per l’intera filiera della pesca”.

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