“Domani prenderanno il via le prove d’accesso per i corsi di laurea in Medicina. Oltre 68mila aspiranti matricole dovranno contendersi poco più di 11mila posti disponibili banditi dal Miur di concerto con il Ministero della Salute. Ci chiediamo: ma è civile quella nazione che sa di aver bisogno di migliaia e migliaia di medici – abbiamo addirittura richiamato in servizio quelli andati in pensione – ma con i test d’ingresso estromette 1 studente su 6 secondo una selezione causale e fortuita? Di fronte alle vane promesse dell’ex governo giallo-verde permane l’attuale paradossale condizione: foraggiato il mercato parallelo dei corsi di preparazione, taglieggiate le famiglie che – nel caso di una mancata promozione – sono spesso costrette a iscrivere i figli in università all’estero moltiplicando i costi e alimentando un turismo universitario che ci penalizza.
Chi esce diplomato deve potersi iscrivere all’Università e spetterà ai docenti, soprattutto il primo anno, fare una selezione, che a quel punto sarà solo di merito”.
E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.