“La situazione politica è surreale. C’è una maggioranza naturale già formata, quella tra FdI e Lega, potenzialmente coesa, potenzialmente vincente e invece sento tanti rumors, tanta voglia di fare giochi di palazzo. Vedo questi abboccamenti tra Pd e Cinquestelle. Sento che c’è un’ipotesi di maggioranza. Il Pd chiede di far votare prima la sfiducia a Salvini e poi quella a Conte. Altra cosa surreale. Come l’idea che circola di un governo Conte con ministri non politici. Spero che sia fantapolitica, ma in passato ne abbiamo viste di tutte. Sarebbe una sorta di patto del Nazareno allargato al Movimento 5 Stelle. D’altra parte quando hanno eletto la Von der Leyen un accenno c’era già stato”.
Lo dice in una intervista al Quotidiano nazionale il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
“Noi di Fratelli d’Italia e la Lega siamo la base di una coalizione che è già nei fatti, perché siamo gli unici due partiti che sono usciti sempre vincenti dalle ultime elezioni. Sono stati gli elettori a dircelo – spiega Meloni – Forza Italia? Lega e Fratelli d’Italia sono autosufficienti ma non abbiamo deciso, ne parleremo anche con Matteo.
A Forza Italia chiediamo elementi di chiarezza, poi valuteremo.
Il problema è di posizionamento politico, con o senza Berlusconi, che è l’unico a funzionare sicuramente in termini di consenso ma che ha più volte preso le distanze da noi e non dalla sinistra, anche in occasioni delle ultime votazioni al parlamento Ue ha scelto una collocazione non chiara. Moderatismo non va confuso con l’inciucismo. Fratelli d’Italia è perfettamente in grado di intercettare tanta parte di elettorato di centrodestra con le sue posizioni concrete ma chiare”.
“Taglio dei parlamentari? Siamo stati gli unici che dall’opposizione hanno votato quella riforma. Ricordo che Cinquestelle mi telefonarono per ringraziarmi. Una coalizione Lega- FdI è in grado di ripresentarla subito a inizio della prossima legislatura, magari allargata ad altre riforme come l’abolizione dei senatori a vita, il presidenzialismo e se serve il monocameralismo. I grillini la sbandierano adesso per stare lì altri quattro anni e basta”, continua Meloni.