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La sindaca Raggi è in carica dal 2016, sono passati tre anni. E questa situazione non trova più giustificazione plausibile. Ma sulla pianificazione c’è una competenza sul piano regionale. Mentre  Zingaretti, che ha fatto carriera diventando il segretario del Pd, sono sei anni che governa: o non sono capaci o non sono sufficientemente responsabili per capire quanto sia importante la materia dei rifiuti. C’è un rimpallo di responsabilità che è inaccettabile. Il Campidoglio sembra chiuso nel suo eremo,  non ha cercato il dialogo con la Regione. Roma non ha più un obiettivo strategico sul piano dei rifiuti. La sinistra ha governato per decenni, il centrodestra per 5 anni in quel periodo grazie al presidente dell’Ama Piergiorgio Benvenuti siamo stati in grado di portare un incremento del  15%,  che è un risultato importante per una grande città come Roma”.

“I rifiuti  vanno trattati in maniera responsabile: produrre meno rifiuti, riuso, riciclo, economia circolare, vuoto a rendere. Ci sono materiali che noi gettiamo e che potrebbero invece costituire una miniera del riciclo: la carta, il cartone, il vetro, l’alluminio, i rifiuti organici per le biomasse. Resterebbe da  bruciare solo una parte infinitesimale, quello che non può essere riutilizzato. Ma per questo processo bisogna avere cultura, sensibilità ecologica, professionisti. Né Zingaretti né Raggi mi sembrano  dotati di queste qualità. Portare i rifiuti a Stoccolma sarebbe un fallimento. Se invece dobbiamo prendere una città come riferimento, si prenda San Francisco che è riuscita a portare i rifiuti a zero”. 

È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervistato sull’emergenza rifiuti a Roma da Radio Radicale.

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