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“Il Sindacato Italiano Commercialisti e tutte le associazioni della categoria, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, si impegnino unitariamente per difendere e promuovere la dignità professionale e la funzione pubblica della professione, ed in questa prospettiva troveranno un leale e costruttivo sostegno nella Consulta Parlamentare dei Commercialisti, che inizierà i propri lavori nel mese di giugno con l’obiettivo di favorire il dialogo tra i professionisti e la politica per promuovere il sistema Paese”. Così il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro e promotore della Consulta Parlamentare nel corso del convegno del Sindacato Italiano Commercialisti tenutosi stamane a Roma.

“I commercialisti come anello di congiunzione tra l’economia privata e quella pubblica, veri registi delle strategie imprenditoriali ma pure garanti della legittimità del -fare impresa-, devono rivendicare dal governo quel rispetto, che è purtroppo mancato nell’ultimo anno con quei provvedimenti che rispondevano a mere logiche populiste come avvenuto sull’estensione delle competenze per le crisi d’impresa a soggetti non titolati, e come sta avvenendo nei progetti di riforma del contenzioso tributario o in tema di trasferimenti aziendali. Mi impegnerò quindi per garantire con la meritocrazia l’importante ruolo pubblico dei Commercialisti, affinché sia affossato lo scriteriato principio dell’-uno vale uno- che significherebbe l’appiattimento professionale con nefaste conseguenze per l’economia del Paese. Nel merito tributario, oltre a ripresentare in Senato l’emendamento al dl Semplificazioni per riassegnare ai commercialisti le competenze in tema di cessioni aziendali, mi farò interprete della volontà, trasversale a contribuenti e professionisti, di elevare a rango costituzionale lo Statuto del Contribuente. Questo anche per evitare quegli abusi normativi ed interpretativi a danno di cittadini ed imprenditori, che peraltro costituiscono una barriera all’entrata di investitori stranieri e nuovi investimenti” conclude il senatore Andrea de Bertoldi.

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