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“Comprendo l’ilarità generale che suscitano i quesiti sulla pagina Facebook di Inps Famiglia, così come capisco lo snervante ruolo che il responsabile della pagina deve svolgere anche alla luce dell’assurdità delle domande. Quindi, solidarietà a chi svolge questo delicato compito reso impossibile da un provvedimento che sta creando errori di interpretazione simili a un quadro di Escher. Il caso esploso tra ieri e oggi però dimostra una sola cosa: l’assoluta inadeguatezza dei Movimento 5 Stelle a governare. Il caos applicativo nato dal reddito di cittadinanza è la cartina di tornasole. Tra i vari problemi segnalati sulla pagina,  anche la farraginosità dell’accesso alla rete da parte degli utenti anche a causa della mancanza di alfabetizzazione digitale degli italiani. Il che dimostra che questo genere di servizi offerti attraverso i portali,  lungi dall’essere uno strumento che aumenta la trasparenza e l’accessibilità, si trasforma in una limitazione di accesso alle informazioni e quindi alla democrazia. Ha ragione il responsabile della pagina che così risponde a chi gli comunica i paradossi del reddito di cittadinanza, le clamorose esclusioni e le difficili applicazioni: “Non è colpa dell’Inps ma di chi ha fatto la legge”. 

È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. 

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