“La sentenza di Messina, con cui è stato negato il risarcimento ai figli di una moglie e madre vittima di femminicidio, perchè – questa la motivazione – l’omicidio non poteva essere evitato, rappresenta la dichiarazione di resa dello Stato nella lotta alla difesa delle donne e degli orfani di femminicidio. E’ inaccettabile che in un sol colpo decenni di lotte, di impegno parlamentare per varare normative sempre più stringenti ed efficace siano di fatto state annullate da una decisione della magistratura. L’Italia, che ha un impianto legislativo robusto in materia di contrasto alla violenza di genere, rischia di tornare indietro se le leggi non vengono correttamente implementate ed applicate”. Lo dichiara il vicepresidente vicario del gruppo di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, componente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio.
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