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”Gli effetti sulla gestione economica della rete si manifestano estromettendo forzatamente le stesse gestioni dagli impianti per far posto all’automazione, spesso mascherata con operatori precari, ricorrendo – rileva Marco Silvestroni – ad una contrattualistica irrituale ed illegale, operando le violazioni contrattuali per conseguire vantaggi competitivi impropri, con un effetto drammatico in termini di redditività e occupazione (-15.000 occupati negli ultimi cinque anni), che ha ridotto le gestioni rimaste sul lastrico”.

”In questo contesto l’industria petrolifera – fa presente il parlamentare di Fdi – sta progressivamente abbandonando il mercato, con chiusure e cessioni di pacchetti di rete, sull’esempio della Esso italiana, o iniziando processi di integrazione tra marchi. E’ oramai una struttura inefficiente, con contrazione dei consumi, marginalita’ ridotte, improduttivita’ e incapacita’ di investimento che ha portato a una diffusa forma di illegalita’ sia in termini quantitativi dei prodotti che qualitativi. In tutto cio’ ne consegue una contrazione negativa sui prezzi e la redditivita’ delle imprese” ha concluso Silvestroni.

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