“Questo provvedimento è stato presentato come una misura di contrasto alla povertà, alle disuguaglianze e all’esclusione sociale, ma il risultato è una formula sbagliata a un bisogno giusto”, così in aula la senatrice di Fratelli d’Italia Isabella Rauti nel corso dell’illustrazione degli emendamenti al decretone.
“Con i nostri emendamenti abbiamo proposto il lavoro di cittadinanza e il reddito di cittadinanza solo per gli italiani. Un insieme di misure – continua la senatrice Rauti – per le famiglie numerose e povere, immaginando di predisporre 1 miliardo di euro per il quoziente familiare, con incentivi per chi crea lavoro e sgravi fiscali per chi assume e pensionati. Ma questo provvedimento è frutto di una logica assistenzialistica che non produrrà crescita, e anzi incentiverà il lavoro in nero. È un inutile sperpero di risorse pubbliche, uno spot elettorale, una pubblicità ingannevole perché non contiene quanto promesso in campagna elettorale. Alla fine il reddito di cittadinanza non andrà ai veri bisognosi, ma agli evasori, ai furbi e a chi vive nell’illegalità”.
“Per Fratelli d’Italia sarebbe stato necessario un pacchetto di welfare con un quoziente sociale capace di mettere al centro le famiglie con le loro esigenze specifiche. La destra sociale è stata la prima a proporre il reddito minimo di inserimento sociale, quindi non siamo insensibili alla questione, ma riteniamo che questa proposta sia sbagliata e lontana da un modello
Sussidiario di welfare “ conclude la senatrice Rauti.