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“Fa impressione vedere la caotica rincorsa all’autonomia da parte delle Regioni, tutte a cercare di realizzare una riforma ‘bianca’, proprio come fecero gli allora Ds con il Titolo Quinto. Il caos si abbatté sul territorio a discapito non solo dell’efficienza amministrativa ma anche dell’autorità dello Stato. La Lega Nord rischia di realizzare con questo meccanismo una secessione dolce nel silenzio complice dei 5Stelle che pure hanno un ministro per il Sud Barbara Lezzi, per ora senza l’uso della parola.

Intanto Zingaretti si barcamena, preoccupato soprattutto della sua scalata al Pd, e la sindaca Raggi ancora non ha almeno detto che nessuna nuova intesa regionale può partire senza una Capitale amministrativamente autonoma, sostenuta da risorse, competenze e poteri. Su una cosa ha ragione Bersani, che pure ha le sue responsabilità: ci vuole una bicamerale per ridistribuire i poteri con il sistema delle autonomie, riconsiderare il ruolo delle province e calcolare il divario nord/sud programmando gli investimenti necessari per colmarlo.

Se si vuole infine puntare a un sistema federalista, risulta indispensabile introdurre l’elezione diretta del presidente della Repubblica a garanzia dell’unità nazionale”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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