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“Il reddito di cittadinanza finirà anche a migliaia di rom comunitari irregolari. Non lo prenderanno ovviamente quei pochi che lavorano e hanno quindi reddito tale da essere esclusi dal beneficio. Sarà invece un assurdo regalo a molti di quelli che vivono di espedienti, spesso ai limiti e oltre la legalità, per i quali Stato ed enti locali già spendono cifre ingentissime per progetti di integrazione che puntualmente falliscono. Eppure, per evitare che finisse così, una soluzione c’era: la Direttiva Ue 38/2004 prevede che un cittadino comunitario che dopo 3 mesi non sia in grado di sostentarsi in Italia con un lavoro regolare debba essere espulso e rimandato nel suo Paese di origine. Norma mai applicata in Italia. È anche per questo che il referendum abrogativo del reddito di cittadinanza rilanciato da Giorgia Meloni è una scelta sacrosanta”.

Lo dichiara Carlo Fidanza, deputato di Fratelli d’Italia.

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