«Visto che i vertici del nostro calcio non ci riescono, sia la Farnesina a fare chiarezza: il ministero degli Esteri si assuma la responsabilità di comunicare se le donne, in occasione della Supercoppa italiana che si disputerà il 16 gennaio in Arabia Saudita, non saranno ammesse da sole allo stadio o se invece saranno ammesse solo in un settore separato da quello degli uomini. Mi hanno riferito di un’ulteriore follia, ossia che pure le donne straniere per accedere agli spalti potrebbero dover indossare il velo al pari di quelle arabe. È una situazione vergognosa. I componenti della Commissione Affari Esteri di Fratelli d’Italia stanno provando a chiedere ufficialmente alla Farnesina di far sapere ciò che le tifose italiane potranno fare o non fare in Arabia Saudita. Ricordo che parliamo di una Nazione nella quale le donne vengono lapidate per adulterio, non hanno diritto ad un equo processo e non possono sottoporsi a operazioni senza il consenso di un uomo. Non c’era bisogno di questa aberrante questione dei biglietti per rendersi conto che andare a giocare lì era assurdo, oltre che un controsenso. Chi di dovere non avrebbe dovuto neanche prendere in considerazione questa ipotesi. La nostra Federazione si mostra sempre in prima linea nella battaglia contro la violenza sulle donne, come due mesi fa quando i calciatori sono entrati in campo con un segno rosso sulla faccia, poi però si comporta diversamente».
Lo dice il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in un’intervista pubblicata da ‘Libero quotidiano’.
«Salvini dice che è la “morte del calcio”? Sono d’accordo ma ricordo che la delega allo Sport ce l’ha un leghista: il sottosegretario Giorgetti. Fossi in loro una telefonata in Federazione la farei», ha concluso Meloni.