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“A seguito della denuncia di Giorgia Meloni circa l’aberrante circostanza che in occasione della partita di Supercoppa Juventus Milan a Gedda i posti all’interno dell’impianto sono divisi in “singles”, rigorosamente riservati agli uomini, e “families” aperti – bontà islamica – alle donne, purché accompagnate, ho, nella mia veste di capogruppo in Commissione Esteri inviato una nota informativa alla Farnesina a tutela della incolumità delle nostre tifose. Nella nota chiedo di sapere se, nella geografia dell’apartheid calcistico-islamico,  esista un terzo settore per le tifose donne ed in ogni caso ogni dettaglio per la sicurezza delle nostre tifose che volessero partecipare all’evento calcistico senza sottomettersi”. L’aberrante notizia dell’apartheid calcistico – islamico che sottende il volgare baratto di secoli di civiltà e di diritti delle donne per qualche petrol-dollaro arabo, è stata solo parzialmente smentita da Gaetano Miccichè, Segretario di Lega Calcio Seria A, che, come in un dozzinale romanzo di Houellebecq sulla sottomissione, ha candidamente ammesso che “il sistema calcio non può fare scelte che non rispettino il sistema Paese”.In ogni caso le claudicanti smentite provenienti congiuntamente dall’ambasciata di Riad a Roma e dal Segretario di Lega Calcio Seria A non chiariscono ove eventualmente le tifose italiane possano accedere e con quali garanzie, dentro e fuori dallo Stadio”.

Lo dichiara il capogruppo in commissione Esteri di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro. 

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