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“Un ringraziamento non formale ai tecnici del Servizio Studi della Camera dei deputati per aver segnalato l’abuso di termini in inglese nelle relazioni alla manovra. Si tratta di un vulnus non solo per la nostra cultura e la nostra lingua ma anche e soprattutto un vulnus alla nostra democrazia perché rende incomprensibile il testo e quindi la norma a un’ampia fascia sociale di cittadini. Ho già avuto modo di denunciare pubblicamente questo vizio tutto italiano delle nostre Istituzioni – Governo e ministeri, Rai e Inps – di mutuare parole inglesi nelle nostre leggi e nelle relazioni tecniche che accompagnano atti amministrativi e normativi. La Camera dei deputati è parte della Repubblica italiana e l’italiano è la nostra lingua. Approfitto di questo scatto di reni per chiedere la calendarizzazione delle due proposte di legge: una costituzionale per inserire la lingua italiana all’art. 12, e l’altra – ordinaria – per proibire l’uso di forestierismi nella pubblica amministrazione in tutte le sue articolazioni centrali, periferiche e radiotelevisive”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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