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“Dal 2013 Fratelli d’Italia si batte per chiedere la discontinuità”
>>LA RICOSTRUZIONE COMPLETA CON TUTTI I DOCUMENTI SUL BLOG DI DONZELLI AL LINK
http://www.giovannidonzelli.it/2018/12/forteto-commissario-arriva-con-6-anni.html

“Onore al merito del governo che lo ha fatto: finalmente il Forteto è tolto dalle mani dei fedelissimi di Fiesoli. Il commissariamento è un atto dovuto che che sarebbe dovuto arrivare molti anni fa e che Fratelli d’Italia invoca come soluzione dal gennaio 2013”. Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia e Vicepresidente della seconda commissione d’inchiesta del Consiglio regionale della Toscana Giovanni Donzelli.

“Nel 2013, nello stesso giorno in cui in Consiglio regionale si discuteva della relazione della Prima Commissione regionale d’inchiesta – racconta Donzelli in una ricostruzione sul suo blog – per la prima volta Fratelli d’Italia presentava una mozione per chiedere, per l’appunto, il commissariamento del Forteto. Fu una vicenda molto concitata nella quale il Partito democratico rinviò l’atto in commissione dove fece le barricate. Una riunione, quella della commissione, che culminò addirittura in una specie di crisi isterica e di lacrime che colpì l’allora presidente e attuale senatrice Pd Caterina Bini”.

“Appena tre mesi dopo, per la richiesta pervenuta al Mise dal Consiglio Regionale, gli ispettori ministeriali fecero visita al Forteto e già nell’agosto 2013 chiesero il commissariamento della struttura. Eppure quel commissariamento venne bloccato: a inizio marzo 2014 gli ispettori tornano al Ministero una settimana dopo l’insediamento di Renzi a Palazzo Chigi e fecero cadere la richiesta di commissariamento”, aggiunge Donzelli.

“Nei mesi successivi il Partito democratico si oppose ancora alle nostre richieste sul commissariamento, sia in Consiglio regionale che in Parlamento, dove addirittura il governo intervenne in Aula dando parere contrario. Il Ministero, insomma, conosceva da molti anni la vicenda: più volte rappresentanti dei soci dissidenti, così come la commissione regionale d’inchiesta ed esponenti politici hanno sollecitato ai vari ministri la necessità di questa discontinuità. Ci auguriamo adesso che il nuovo commissario garantisca l’indipendenza e abbia la forza necessaria per rompere in maniera drastica e senza esitazioni con il passato”, conclude Donzelli.

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