“Stati Uniti, Australia, Brasile, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Svizzera hanno deciso di NON sottoscrivere l’accordo proposto dall’Onu attraverso il quale viene sancita la fine degli Stati nazionali. Il testo infatti prescrive il diritto inderogabile all’emigrazione, non solo per coloro i quali fuggono da guerre e persecuzioni, i profughi, ma per chiunque desideri, per qualunque motivo, di trasferirsi in un’altra nazione.
L’Onu dovrebbe per statuto occuparsi di garantire il diritto di persone, famiglie e popoli a vivere nella pace e nella prosperità nella propria terra, senza che qualunque motivo lo induca con la forza a recidere le sue radici e ad abbandonare i suoi affetti. Fino a prevedere al riguardo missioni di pace con tanto di caschi blu.Tale accordo sancisce invece la fine di questo compito transnazionale e afferma indirettamente altri diritti: quello delle nazioni più ricche a sfruttare le più povere, quello dei tiranni a sottomettere i popoli, quello alla corruzione volta all’accaparramento delle risorse pubbliche di uno Stato per tornaconto personale, quello a considerare la vita un evento materiale e non sacro, quello alla rinuncia a contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Non è importante combattere il male, insomma, è sufficiente dichiarare il diritto alla fuga da ogni difficoltà, finché ogni terra del mondo non sarà un caos globalizzato. A questo punto l’Onu non serve più a nulla, si sciolga”. È quanto scrive il vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia sulla bacheca Facebook.