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“Salvini dichiara, al termine dell’incontro lombardo con Confindustria, che nell’ultimo budget sono stati inseriti i fondi per la metro di Milano e di Roma. Quando vedremo questi fondi sostituire le dichiarazioni ne riparleremo e applaudiremo, nel frattempo non si può non notare che ogni volta che si parla di Roma, simmetricamente si deve parlare di Milano. È un modo indiretto per confermare che la strada per trasformare la Lega Nord in un autentico partito nazionale è ancora lunga. Roma è la capitale d’Italia, capitale di tutti, anche di coloro che risiedono o lavorano al nord e un governo che non ha pregiudizi storico-geografici deve investirci sopra, come hanno fatto Germania, Francia, Regno Unito, Spagna destinando decine di miliardi sulle loro capitali. Roma ha un’estensione territoriale pari a dieci volte Milano e una popolazione pari a più del doppio, anche la città metropolitana che gli sta intorno ha numeri per superficie e per abitanti di gran lunga superiori. Questo al netto delle funzioni esercitate, cento volte più onerose, tra cui quella di contenere un intero Stato e il più grande patrimonio culturale e archeologico del mondo. Il vicepremier della nazione quando parla della Capitale non è necessario che subito dica di Milano e Monza, quasi si debba giustificare con il suo elettorato, cresciuto a pane e ‘Roma ladrona’. Questi pregiudizi hanno messo in ginocchio la capitale d’Italia e fatto precipitare la qualità della vita dei romani, specialmente di coloro che risiedono in periferia”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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