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“Nel corso della discussione in Commissione Finanze al Senato sul decreto Fisco sta emergendo la volontà di superare la riforma Padoan del Credito Cooperativo, rimediando ad un provvedimento che mette a serio rischio la specialità e la peculiarità del Credito. E che, inoltre, presenta pesanti rilievi di incostituzionalità, come peraltro confermato dal professore Valerio Onida, autorevole presidente emerito della Corte costituzionale, per il quale la prevista obbligatorietà dell’adesione ad un ‘gruppo cooperativo’ è contraria alla logica della cooperazione tutelata dall’articolo 45 della Costituzione. Fratelli d’Italia per prima ha posto seriamente il tema del superamento della riforma e quindi siamo compiaciuti di quanto stia emergendo in Commissione, anche alla luce di un atteggiamento della Banca d’Italia poco attento alla tutela e protezione dell’interesse nazionale. Resta però da capire lungo quali direttrici il presidente Bagnai e la maggioranza vorranno muoversi. Avranno il coraggio e sapranno resistere agli interessi della Finanza internazionale, salvaguardando l’unico Gruppo Bancario rimasto italiano? Non vorremmo che questo attivismo, in particolare della Lega, nascondesse un altro obiettivo, e cioè di salvaguardare il Credito Cooperativo dell’Alto Adige per entrare in giunta, così come faceva il Pd. E’ chiaro che in questo caso la nostra opposizione sarà ferma. No a riforme al ribasso, disponibili, invece, ad un confronto che porti a salvare il Credito Cooperativo tutelando la territorialità e la mutualità del sistema”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze del Senato.

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