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No alla trasformazione in società ‘Sport e Salute’ 
“Nelle pieghe della bozza della Legge di Bilancio si nasconde una norma che cancellerà di fatto l’autonomia dello sport e, di conseguenza, il modello di sistema sportivo italiano. L’ipotizzato cambiamento della soc. “CONI Servizi” in soc. “Sport e Salute” non è solo un’operazione di maquillage ma costituisce la realizzazione di un progetto multipartisan che va avanti da qualche lustro, dalla Legge Melandri in poi: quello di portare il controllo, anche economico, dello sport nelle mani della politica e dei governi. Secondo l’infausto progetto la governance di “Sport e Salute” sarà di nomina politica e perfino i finanziamenti alle Federazioni saranno regolati dalle collaudate norme del Manuale Cencelli.  Il CONI sarà così esautorato da ogni potere di indirizzo della politica sportiva e finirà con l’occuparsi al massimo della preparazione olimpica. Il sistema sportivo italiano, basato sull’autonomia e l’indipendenza, che dovrebbero ormai essere valori acquisiti da tutti, viene così smontato pezzo a pezzo e ricostruito sotto l’egida dei partiti anziché degli uomini di sport.
Qualche dubbio sorge anche sulla compatibilità di quest’architettura con il Regolamento del CIO che impone la totale autonomia dello Sport dalla politica.
Riaffermando l’assoluta contrarietà a questo progetto, la volontà di difendere energicamente  l’autonomia sportiva e semmai di rafforzarla con nuovi strumenti organizzativi e finanziari auspichiamo un ripensamento del governo Conte e del sottosegretario con delega allo sport Giorgetti. E comunque, se Coni Servizi deve essere abolita si torni a concentrare nel C.O.N.I. le funzioni che vennero a suo tempo conferite a un diverso soggetto solo per motivi contabili di bilancio dello Stato”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
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