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“In estate il ministro Salvini annunciava di voler reintrodurre il reato di atti osceni in luogo pubblico, depenalizzato dal Pd. Proprio su questo tema, però, nello scorso luglio, avevo presentato un disegno di legge e mi auspicavo che il governo potesse darne subito il via libera. In questo modo avrebbe potuto dare immediatamente seguito alle dichiarazioni del ministro dell’Interno. Invece, nulla è accaduto. Così in occasione della discussione in Senato del decreto sicurezza ho presentato un emendamento che riprende il mio disegno di legge. Incredibilmente, però, in Commissione Affari costituzionali la maggioranza ha dichiarato inammissibile l’emendamento. E’ evidente che Salvini si atteggia a uomo di Destra, ma l’apparenza è cosa ben diversa dalla sostanza. E tutto questo mentre la Nazione resta inchiodata alle blasfeme forme giuridiche determinate dal Pd. L’Italia, infatti, è l’unico Stato in cui è possibile per alcuni reati di opinione, ormai sorpassati, rischiare la galera, mentre per chi commette atti osceni in luogo pubblico è prevista soltanto una multa. Viene da chiedersi: Salvini subisce i diktat dei grillini? Era facilmente prevedibile, ma il ‘morbo’ si è manifestato in maniera precoce”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone.

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