fbpx
“Suggerirei alla sindaca Raggi di studiare i suoi dossier prima di incontrare il Primo Ministro oppure di sostituire lo staff che glieli prepara. E poi parlare dei poteri speciali di Roma.
Lo status giuridico speciale per Roma Capitale è già in Costituzione da quasi vent’anni. La Sindaca avrebbe dovuto chiedere a Conte di procedere immediatamente all’emissione dei decreti attuativi dello Stato e al suo alleato Zingaretti di fare altrettanto con una legge della Regione Lazio (urbanistica, trasporti, commercio, turismo, sanità). Solo così passano i poteri e si concretizza una decisione già presa. Non servono i costituzionalisti, quella fase è dietro le nostre spalle. Ciò che serve per garantire l’autosostentamento della Capitale e una conseguente minore pressione sulle casse dello Stato, che né il Pd né i 5stelle hanno mai immaginato di chiedere, è il trasferimento di almeno una quota parte dei beni culturali, impedendo per legge che i simboli di Roma nel mondo, come il Colosseo e il Palatino, possano rappresentare per la Capitale una remissione invece che una risorsa, portando profitti esclusivi per il Mibac e per CoopCultura.  Infine la Raggi deve capire che una metropoli di 3 milioni di abitanti è ingestibile dal centro ed urgente il varo di un nuovo assetto istituzionale per i Municipi con la realizzazione della città metropolitana, ogni municipio deve diventare una città, pena disservizi e degrado, senza speranza. Più che di poteri speciali, Roma ha bisogno di sindaci competenti”.  È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social