“Trovo singolare che il governo taccia sulla crisi che ha investito gli oltre 500 lavoratori della Casa da gioco di Campione d’Italia, un casinó che, senza l’obbligo previsto dalla legge di sostenere finanziariamente l’Amministrazione Comunale, sarebbe in utile nonostante la crisi del settore. Attenzione, stiamo parlando di un’azienda pubblica che ha ricoperto lo Stato di soldi e che potrebbe continuare a farlo se solo fosse messa in condizione di farlo. I 500 lavoratori, ora tecnicamente sospesi a causa della procedura fallimentare in atto, del casinó attendono che qualcuno del governo convochi, non inviti, ma convochi, il sindaco di Campione a Roma per valutare gli opportuni provvedimenti. Attendono che qualcuno, oltre alla doverosa solidarietà esprima anche qualche ipotesi politica sul futuro della casa da gioco e dell’enclave. Attendono di capire chi stia tessendo
I delicati rapporti con la confederazione elvetica. Insomma vogliono risposte. Il ministro Di Maio, giustamente, visita diverse aziende in crisi, ieri era in Toscana dove in un’azienda 300 dipendenti rischiano il posto di lavoro…qua ce ne sono 500, più tutto l’indotto che da essi dipende, e il Governo latita. Il tempo stringe e sarebbe opportuno che nessuno si nascondesse dietro ad eventuali errori di mala gestione commessi in passato perché siamo tutti assolutamente convinti che chi abbia sbagliato debba pagare.
Chiarendo in più occasioni , anche istituzionali, che per i lavoratori di Campione (casa da gioco e Comune) nulla sarà più come prima, ho avanzato una serie di proposte che spero possano essere valutate rapidamente dal governo”.
Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Alessio Butti.