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«Dignità non fa rima con disabilità. Prevedendo la trasformazione dei contratti da tempo indeterminato a tempo determinato, si va contro una categoria protetta: i docenti magistrali assunti in ottemperanza della l. 68/99, che prevede l’inserimento e l’integrazione lavorativa delle persone disabili.

È quindi indispensabile un intervento per salvaguardare i posti di lavoro di persone che già vivono quotidianamente il carico della propria disabilità. Doveroso per il Governo prevedere, per questi insegnati, la possibilità di potersi iscrivere in liste di collocamento “mirate”, dove cioè, non è necessario dimostrare di avere un reddito inferiore a 8000 euro (condizione necessaria oltre invalidità del 46%). Tale cifra, infatti, è facilmente superata da chiunque ha una regolare attività lavorativa. A queste persone, quindi, dobbiamo anche permettere nel caso di vincita di concorso straordinario, di garantire i propri diritti».

È quanto dichiarano Carmela Bucalo e Walter Rizzetto deputati di Fratelli d’Italia e componenti della commissione Lavoro della Camera.

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