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“Da anni combattiamo per debellare i roghi all’interno dei campi rom e grazie alle nostre ripetute denunce qualcuno finalmente si è accorto – anche se in grave ritardo – dell’emergenza salute legata al traffico e al trattamento illegale dei rifiuti che genera il fenomeno fumi tossici. Un problema che non riguarda solo Roma ma anche decine di migliaia di famiglie delle periferie di Napoli, Milano e Torino che stanno affrontando un’altra estate di dannazione. Le operazioni all’interno dell’insediamento di via di Salone a Roma, proprio in relazione allo smaltimento illegale di rifiuti sono una boccata d’ossigeno per quei cittadini che risiedono nelle adiacenze, impossibilitate da anni ad aprire le finestre e a respirare aria pulita. Adesso bisogna agire negli altri quadranti della Capitale e nelle altre città italiane, bisogna smettere di ignorare l’incremento sistematico di malattie respiratorie e tumori che si registra tra bambini e adulti intorno ai campi nomadi a causa della combustione dei rifiuti finalizzati al riciclaggio di rame e ferro. Lo dicevamo ed è successo: non era così difficile. Se vigili urbani e le Forze dell’Ordine non ce la fanno per carenze d’organico l’antidoto è l’impiego immediato dell’esercito affinché i rifiuti illegali siano sequestrati e venga sottratta ai falò la materia prima: il combustibile. È ora di incriminare le aziende che ‘beneficiano’ di questo “servizio””. E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera.

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