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“Su quanto fosse redditizio l’affare migranti ricordo le intercettazioni tra Buzzi e Carminati in cui veniva detto che si fanno ‘più soldi con gli immigrati che con la droga’. In 15 anni sono morte in mare 36 mila persone accertate, più le decine di migliaia non accertate, una media da brividi che conta circa 10/15 morti al giorno. Tutti, io per primo, siamo solidali con i popoli più bisognosi, ma bisogna smettere di essere ipocriti. Se si ritiene giusto affrontare tale fenomeno epocale svuotando l’Africa dei suoi uomini più giovani e fervidi, cioè accogliere in Italia e in Europa i 200 milioni di africani che vogliono trasferirsi qui, non abbiamo bisogno delle navi delle Ong, molte delle quali nascondono volutamente le fonti di finanziamento che gli consentono di pagare scafi, personale e carburante per decine di migliaia di euro al giorno. La navigazione sarebbe più ordinata e sicura a bordo dei traghetti italiani…se questa è la terapia non ci serve chi alimenta il traffico illegale di persone. Se gente più assennata, a iniziare da intellettuali e vescovi africani, gridano allo sfruttamento, all’abbandono, allo svuotamento del Continente potenzialmente più ricco del mondo, allora occorre mettere in campo l’altra soluzione, quella del blocco definitivo di questa carneficina, per salvare vite umane e per salvare l’Africa da quei Paesi occidentali che hanno interesse a lasciarla così. La grande ipocrisia buonista serve solo ad alimentare il business dell’accoglienza. Non si capirebbe viceversa la ragione per la quale governi e Ong si concentrino sui ‘penultimi’ nella scala sociale e non sugli ‘ultimi’, ovvero coloro che non hanno soldi per pagare gli scafisti, né le forze fisiche per affrontare la traversata del Sahara e quella del Mediterraneo: donne, bambini, anziani, disabili. Gli ‘ultimi’, appunto. Predisporre un piano straordinario per lo sviluppo dell’Africa, impedire ai barconi della morte di prendere il largo, informare le popolazioni che il viaggio per l’Europa mette a rischio la vita e gestire con gli organismi internazionali le richieste di asilo, queste le uniche soluzioni possibili” – così il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, intervenuto stamane al programma ‘L’Aria che tira’ in onda su La7.

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