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Fratelli d’Italia, ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia e al ministro della Pubblica Amministrazione, per chiedere al Governo di mettere fine ad una grave ingiustizia nei confronti degli operatori del comparto sicurezza, in particolar modo quelli appartenenti alla polizia penitenziaria, oggi in pensione.
“La legge di stabilità 2015 – dichiara Salvatore Deidda, capogruppo in commissione Difesa e primo firmatario dell’interrogazione – ha infatti decretato lo sblocco delle progressioni di carriera ma non ha riconosciuto al personale in pensione gli arretrati degli assegni loro spettanti maturati durante il periodo ricadente tra l’1 gennaio 2011 e il 31 dicembre 2014, a differenza di quanto invece è stato riconosciuto al personale ancora in servizio a decorrere dal primo gennaio 2015. Tale penalizzazione ha, di fatto, introdotto una difformità di trattamento tra il personale di pari grado e pari anzianità ancora in servizio e il personale in pensione”.
“Nella scorsa legislatura – ha concluso il deputato di FDI –  il ministero della Giustizia ha comunicato agli interessati che la rideterminazione del trattamento di quiescenza, per effetto degli incrementi maturati nel periodo, potrà essere disposta unicamente a seguito di specifico provvedimento legislativo. Fratelli d’Italia, da sempre vicina agli uomini e alle donne in divisa, anche questa volta intende farsi portavoce delle loro istanze e chiede che il governo metta al più presto fine a questa ingiustizia”.
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