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“La protezione umanitaria, stravaganza solo italiana,  fu introdotta dal Governo Prodi nel 1998. Venti anni fa del secolo scorso, in una fase in cui non esisteva un’emergenza migratoria di questa portata ed era possibile dare questa sorta di permesso di soggiorno eccezionale a un numero limitato di stranieri. La difendono gli insipienti che non hanno capito che gli immigrati così catalogati entrano in un limbo di precarietà chi li porta diretti sulle sponde del lavoro nero o della criminalità. E i delinquenti che lucrano sulla disperazione e andrebbero incriminati invece che rifocillati.
Chi oggi si schiera a protezione di questa maldestra anomalia italiana lo fa per poter esibire una finta solidarietà nei circoli esclusivi della sinistra con il Rolex, lontano dalle periferie, dai sobborghi degradati, dall’inferno cui sono sottoposti i ‘trapiantati’ sopravvissuti alle traversate e le famiglie italiane povere che devono convincerci. Che sia da abrogare FDI lo afferma dal 2014, proprio nel momento in cui l’Italia stava entrando nel Mediterraneo con Mare Nostrum, perché si tratta di uno strumento non selettivo che peggiora la qualità della vita di tutti: dei profughi veri, degli immigrati regolari e dei cittadini italiani esasperati dalla mala gestione di questa emergenza africana”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli.
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