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“Inaugurare un’area attrezzata nella Tenuta di Tor Marancia senza condividerla con la destra romana è un atto di cattivo gusto, una strumentalizzazione oppure un altro clamoroso gesto dettato dall’ignoranza.
Abbiamo iniziato la lunga battaglia per la tutela integrale dell’area nel lontano 1995, contro la variante Rutelli/Veltroni
Che scaricava nel parco dell’Appia Antica 2 milioni di metri cubi di cemento, una città grande quanto Pomezia.
Virginia Raggi è il Sindaco della capitale, non può non conoscerne la storia, per quanto all’epoca fosse una ragazzina lettrice della rivista ‘Cioè’. Quella battaglia ha significato per la destra romana la rottura con i partiti del mattone, che si sono rivalsi con boicottaggi e tentativi di condizionamento.
Abbiamo lottato al fianco di cittadini, comitati e associazioni della levatura di Italia Nostra.
Sconfitti in Campidoglio ci siamo rivalsi in Regione approvando una legge regionale a mia firma che ampliava i confini del Parco dell’Appia Antica alla Tenuta di Tor Marancia.
Tutti conoscono a Roma questa storia, tutti sanno che quell’enorme polmone di verde e archeologia è stato salvato dalla destra. Virginia Raggi sia più umile e rispettosa ed eviti di calpestare la memoria di personalità dell’ecologia non conformista come quella dì Paolo Colli, fondatore di Fare Verde e artefice di quell’entusiasmante successo”.
È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli, protagonista dal 1993 al 2000 della tutela dell’area e  primo firmatario della legge regionale che inserì Tor Marancia nel Parco dell’Appia Antica.
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