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“In questo mese ho raccontato a tutti la mia idea di una Tuscia, finalmente, connessa.
Una visione di sistema, l’unica che può garantire un futuro ad un territorio ricchissimo che merita di essere raccontato a partire da innovazione ed eccellenza: i due assi strategici in grado di mantenerci all’altezza delle sfide della contemporaneità.
In questo ambito, l’Università della Tuscia è, ormai da anni, una realtà che tiene insieme capacità di innovare e attività di ricerca di altissimo livello. Ha ampliato i propri corsi e cura progetti di ricerca di livello internazionale.
Detto ciò, l’obiettivo dei prossimi mesi deve esser quello di favorire la maggiore integrazione possibile fra Ateneo e Tuscia. Si tratta di un’azione fondamentale per contribuire alla crescita dimensionale dell’Ateneo, necessaria oggi per competere a livello nazionale e internazionale.
I dati ci dicono che il 75% degli studenti vengono dai paesi della provincia, da Roma e dal resto del Paese, diventa, quindi, prioritario potenziare la rete di trasporto da e verso Viterbo.
La responsabilità degli enti locali, ed in particolare della città di Viterbo, nel non aver affrontato il problema, è evidente e va rimediata.
L’altra questione, altrettanto prioritaria, è garantire maggior comfort e sicurezza per chi viene a studiare a Viterbo.
Accanto alle residenze universitarie, si potrebbe anche pensare ad un sistema innovativo che, incrociando la disponibilità di case e le esigenze degli studenti, consenta di incrementare, a condizioni favorevoli e trasparenti, la disponibilità di abitazioni private in affitto agli studenti. Andrebbe poi ampliata, con un sistema di agevolazioni e incentivazioni, la disponibilità di mense e punti di ristoro, non solo nella sede di Viterbo, ma anche in quelle di Civitavecchia e Rieti.
Infine, il rafforzamento delle infrastrutture di ricerca è una leva chiave per accrescere l’attrattività dell’Ateneo, supportare l’economia della conoscenza, promuovere il networking tra le eccellenze del settore, mettere a disposizione idee e tecnologie innovative per la competitività delle imprese e potenziare la cultura dell’innovazione nel territorio.
In tutti i questi casi si potrebbe favorire lo spin-in di aziende: portare le piccole e medie imprese dentro l’Università potrebbe rappresentare una leva di sviluppo davvero formidabile.
Solo così possiamo pensare di cominciare davvero una nuova storia.”

E’ quanto dichiara Mauro Rotelli, candidato alla Camera per il centrodestra nel collegio di Viterbo.

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