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Il 31 gennaio del 2017 sul sito di Terra Nostra Italiani con Giorgia Meloni usciva il primo articolo di Sovrana Bellezza.

Iniziava così per me una grande avventura tra le arti più rare e prestigiose in cui gli italiani sono maestri indiscussi, unici al mondo. In questi mesi ho visitato molti laboratori e scoperto ambiti di eccellenza nei mestieri più vari.

Ma soprattutto ho incontrato gli artigiani e i professionisti che con la loro ingegno, il loro estro e il loro paziente lavoro sono diventati maestri di eccellenza.

Nessuna materia preziosa diventa un oggetto di pregio se non è sottoposta a una lavorazione sapiente. Talvolta accade il contrario: materie povere lavorate da un abile artigiano diventano oggetti di pregio. Quello che fa la differenza è l’idea, l’intuizione: Adele Casagrande intuì che il cuoio usato nei primi del 900 dai sellai romani, per fare le selle dei cavalli, poteva essere impiegato per creare borse di lusso, così nacque la Selleria di Fendi, famosa in tutto il mondo.

Figura centrale è dunque l’artigiano con la sua genialità, l’abilità che acquisisce in un lungo e faticoso apprendistato, durante il quale impara a correggere gli errori, a perfezionare la tecnica, a fare propria la tradizione dell’arte che esercita e a diventarne interprete. La politica è chiamata a scegliere gli strumenti adatti per valorizzare questa enorme ricchezza, esaltarla, proteggerla dalle imitazioni, dalle aggressioni.

È un compito arduo, una strada irta di ostacoli ma mai sfida è stata più entusiasmante.

Buon compleanno Sovrana Bellezza, ci attendono altri traguardi.

La Sovrana Bellezza siamo noi.

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