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« Sento un’indignazione profonda in merito alle vicende di abusi compiuti a Bruxelles e Strasburgo. Incredibile che accadano in una sede istituzionale e ancor più che avvengano in quel Parlamento che ha scritto  la convenzione di Instanbul. Inaccettabile che ancora una volta che si sia costrette ad un muro di omertà, e che queste storie vengano fuori con difficoltà pure in questo momento storico emblema della totale emancipazione della donna.
In aula oggi si discuterà un testo da portare in plenaria con l’obiettivo di arrivare a regole più dure per mettere fine a minacce sessuali nelle istituzioni comunitarie. Pur augurandomi che il testo venga approvato, mi chiedo a cosa servano queste regole più forti quando ancora vigono ancora il silenzio e il pregiudizio, oltre che l’abuso di potere.

 Invito l’On. Tajani a non fermarsi a leggere le lettere che testimoniano le molestie ma ad istruire in questa legislatura una commissione speciale d’inchiesta, così come previsto  anche dall’ordinamento comunitario per questioni specifiche di grande impatto sull’opinione pubblica, al fine  di fare chiarezza su questi eventi e far venir fuori i responsabili, totalmente indegni di rappresentare i cittadini all’interno del Parlamento.

Mi auguro anche che a questi responsabili venga d’ora in poi impedito in ogni modo l’accesso alle cariche pubbliche.”

Queste le dichiarazioni di Cinzia Pellegrino, Coordinatore Nazionale del Dipartimento tutela Vittime di FDI-AN in merito alle denunce di molestie sessuali effettuate da alcune assistenti e parlamentari europee.

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