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“C’è qualcuno che ha deciso di perdere e c’è qualcuno che ha già deciso quale è l’alleanza trasversale. Lo chiediamo anche ai nostri alleati”.

Così Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d’Italia, durante le dichiarazioni di voto sulla legge elettorale.

“Questa legge elettorale – ha aggiunto La Russa – ha 4 gravissime magagne: la pecca più grave e insuperabile è quella di predeterminare la impossibilità di una maggioranza scelta dagli elettori. E’ una legge scelta scientificamente e tecnicamente studiata, affinché all’indomani delle elezioni fosse assolutamente impossibile che potesse nascere un governo scelto dagli italiani. Saranno ancora una volta le segreterie di partito a scegliere il governo a danno dei cittadini, favorendo magari i poteri forti, della grande finanza e delle grandi banche. Noi per evitarlo abbiamo proposto un premio di maggioranza ma ci avete risposto di no”.

“La seconda – prosegue il deputato di Fdi – è l’aver bocciato il nostro emendamento sulle preferenze facoltative per i soli partiti che le avessero volute preferendogli ancora una volta le liste bloccate. Fdi non vuole decidere chi sono i propri eletti e li vuole far scegliere ai cittadini. Possibile che ci dovete obbligare a fare le liste bloccate? Perché voi volete le liste bloccate, dopo esservi sbracciati a dire che il Porcellum era Porcellum proprio per le liste bloccate. Questa legge non è un Porcellum ma un porcaio. Altra magagna poi, è non aver voluto mettere nella legge elettorale, la regolamentazione delle primarie, anche lì bocciando un nostro emendamento”.

“Ultima magnagna – conclude La Russa – riguarda la SVP. Vi pare normale che tutte le ultime leggi elettorali continuino a prevedere un numero fisso per la SVP? Noi tutti dobbiamo giustamente fare campagna elettorale, noi tutti dobbiamo chiedere il voto ai cittadini spiegando loro il perché dovrebbero votare noi e non altri ma per la SVP non ce ne è bisogno. Ci pensa la legge. Una legge cucita su misura per cui tutti i parlamentari dell’Alto Adige sono della SVP tranne uno che verrà concesso al Pd in cambio del favore”.

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