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“Già il fatto che Virginia Raggi e Carlo Calenda abbiano scoperto la crisi in cui versa la capitale, la prima dopo aver respinto oltre 5 miliardi per le opere legate ai Giochi olimpici e il secondo a 4 mesi dallo scioglimento delle camere aveva tratti comici. Due personalità evidentemente non all’altezza del compito.
Ma aver appreso dall’incontro di oggi che saranno i rispettivi ‘sottopanza’ a istruire il tavolo di lavoro del 17 ottobre anziché un’autorevole schiera di esperti, economisti, urbanisti, accademici, uomini di cultura, fa tremare le vene dei polsi. Evoca le imprese titaniche ma sfortunate di Paperino, finito poi regolarmente a lucidare monetine”.
È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
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