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Sbagliata la decisione di aumentare il prezzo dei biglietti. “La scelta del Direttore degli Uffizi di aumentare il prezzo dei biglietti corrisponde a una concezione elitaria della cultura e della sua promozione. La nuova filosofia tariffaria di Schmidt non porta miglioramenti sostanziali né economici né d’immagine. La cultura costa ma non può essere per pochi, altrimenti perché valorizzarla? Come potrà una famiglia di classe media, con due adulti e due figli, affrontare la spesa di 20 euro a persona pari a 80 euro per entrare agli Uffizi? A questo punto sono d’accordo con Sgarbi. Paghino il biglietto solo i turisti stranieri e gli italiani no. L’indotto potrebbe valere più della bigliettazione, come alla National Gallery di Londra.
Alla base però c’è il fatto che un museo non è un mausoleo. Le mostre temporanee hanno un costo ma le collezioni permanenti dovrebbero essere patrimonio accessibile a tutti, almeno quando si parla della nostra identità.  Ma è l’insieme delle politiche turistiche,quelle turistico-culturali e fiscali  dovrebbe essere profondamente rivisto.  È un discorso molto più complesso della semplice gestione e promozione del nostro patrimonio. Da questo punto di vista le misure del ministro Franceschini sono completamente deficitarie perché dovrebbero integrarsi con quelle dei ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Economia. Come Fratelli d’Italia ci stiamo lavorando e in autunno faremo delle proposte concrete”. È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Bruno Murgia, componente della commissione Cultura.
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