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“I mutamenti climatici, la siccità, la desertificazione, il record negativo di piogge erano, nei mesi scorsi, avvisaglie di ciò che sarebbe potuto succedere. Non serviva uno scienziato per capire che l’Italia sarebbe andata a fuoco non a metà, ma tutta. Nei primi sei mesi del 2017 sono scomparsi gli stessi ettari bruciati in tutto l’anno 2016”. È quanto ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Walter Rizzetto intervenendo in aula sull’informativa del ministro Gian Luca Galletti sull’emergenza incendi in Italia. Rizzetto ha dedicato il suo intervento a Giuliano Lipperi, un vigile del fuoco precario morto nello spegnimento di un incendio a Civita Castellana.
“Sono due i fattori che mancano e di cui il governo non si è fatto carico – ha aggiunto-  la prevenzione e la manutenzione. Non abbiamo visto sulle tv italiane nemmeno gli spot del governo rispetto alla prevenzione. Per la manutenzione,  che non deve essere fatta in questo momento dai canadair dall’alto, ma doveva essere fatta prima dal Corpo Corpo forestale dello Stato che il governo ha smantellato. A tutto questo, si aggiunge il fatto che in Italia si bruciano i boschi per creare discariche: la mafia fa questo. Si bruciano le discariche per creare altre discariche abusive. Come dobbiamo del resto intervenire anche là dove ci sono i cosiddetti roghi minori, i roghi dei campi rom. Quando e cosa aspettiamo  per portare all’interno dei campi rom la legalità:  i cittadini respirano per 24-48 ore la diossina rispetto ai roghi tossici”.
“Infine –ha concluso Rizzetto-  i vigili del fuoco non ci sono in Italia, sono in carenza di personale, con pochi mezzi, poca manutenzione. Cosa aspettiamo ad assumere i cosiddetti vigili del fuoco precari? Sono pronti, sono formati, assumeteli, ce ne sono 15 mila, fuori, per poterci dare una mano e per cercare di farli uscire dal precariato, per farli arrivare ad un posto degno di quello che la loro maglia da pompiere richiede”.
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