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“Stamane con gli emendamenti sul reato di tortura il M5S getta la maschera e si schiera, addirittura scavalcandola, con l’ultrasinistra antimilitarista. Sotto la parola tortura, infatti, si fanno passare altre condotte illecite già punite severamente dal codice penale soprattutto se commesse dai pubblici ufficiali. La cosa grave, però, è che gli emendamenti dei 5 Stelle tentano ancora di più di peggiorare la norma già sbagliata introdotta dal Pd di Renzi e dalla maggioranza sostenuta anche da Alfano”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.

“L’assurdità – spiega – si consuma, peraltro, prevedendo pene sproporzionate per il nostro codice penale. Infatti, la pena base dai 5 a 12 anni che si configura con semplici violenze ripetute è peggiore dei reati di rapina e violenza sessuale. Ma una semplice lesione che può significare anche un giorno di guarigione fa arrivare la pena a 7 e 16 anni, peggiore delle lesioni gravissime (acido in faccia per chiarirsi) e finanche del tentato omicidio”.

“Insomma, il fronte anti forze di polizia si salda e va dalla sinistra estrema passando dal Pd e i centristi di governo per arrivare ai grillini – conclude Cirielli- . E pensare che ogni anno saranno una decina i casi di abusi violenti degli appartenenti alle forze di polizia a fronte delle oltre seimila violenze subite dagli stessi e punite solo con una pena da 6 mesi a 5 anni”.

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