Questo Trattato danneggia i nostri interessi nazionali. “Il trattato di libero scambio fra UE e Canada legittima la pirateria alimentare a danno dei prodotti italiani. Il CETA apre le porte all’Italian sounding, le imitazioni dei nostri prodotti agro-alimentari ed enogastronimici: ben 250 denominazioni di origine (Dop/Igp) non godranno di alcuna tutela. Potremmo avere presto nelle nostre tavole il parmesan piuttosto che il parmigiano, di cui il trattato permette la commercializzazione”. È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Bruno Murgia a margine della manifestazione organizzata dalla Coldiretti per fermare l’approvazione del trattato.
“La qualità alimentare, il diritto a sapere cosa stiamo mangiando – ha aggiunto Murgia- è un principio riconosciuto a livello internazionale. La contraffazione, la falsificazione e l’imitazione del Made in Italy alimentare nel mondo ha superato il fatturato di 60 miliardi di euro”.
“Il governo italiano, invece – ha osservato- ha deciso di accettare il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, dall’Asiago alla Fontina, fino al Parmigiano, tradotto e commercializzato come Parmesan, appunto. Si tratta di difendere e rilanciare un’idea di sviluppo che punta alla sostenibilità: al cibo, alla salute, ai beni culturali, ai paesaggi, all’intelligente localismo che si afferma nei mercati”
“L’agropirateria- ha concluso Murgia- danneggia il consumatore e l’intero Sistema Paese. Difendere i nostri prodotti significa difendere la nostra storia e il nostro futuro. Questo Trattato va modificato.