Il Tar non boccia il principio della selezione a livello europeo di professionalità per le nostre istituzioni, ma richiama il governo all’esistenza di una norma sancita dall’articolo 38 del decreto legislativo 165/2001 (quello che disciplina l’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche) che impedisce di farlo. Pertanto il vero problema non è il merito, ma il metodo. Abbiamo un governo che emana le proprie determinazioni senza conoscere e rispettare il quadro normativo in cui queste saranno inserite. Insomma, dilettanti allo sbaraglio.
Siamo certamente favorevoli, quindi, alla promozione dell’arte italiana nel mondo, ma la tutela, la trasparenza e la par condicio sono necessarie. Il caso Uffizi ci dice che c’è ancora molto da fare a riguardo.E non riusciamo a credere che il Ministro Franceschini ieri- nel rispondere al Question Time di FDI dell’On.Murgia- sia stato portato a disinformare il Parlamento dal Direttore degli Uffizi che gli ha fatto affermare, con ridicola fermezza, che non è prevista nessuna mostra ad Astana per l’Expo 2017 e che lui stesso in qualità di Direttore non intrattiene un rapporto preferenziale con una certa organizzazione di Mostre.
Peccato che a smentire il direttore tedesco degli Uffizi non vi siano solo fonti internazionali ((https://expo2017.com/en/p/starejshaya-galereya-evropy-predstavit-na-expo-2017-kollekciyu-florentijskaya-moda-hh-veka) di più mostre e accordi fatte con questa organizzazione ( magari almeno inopportuno) ma lo stesso account ufficiale twitter
( foto in allegato) degli Uffizi che immortala, pensate un po’, proprio Todorow ( il terzo da destra) il responsabile di Mondo Mostre con la curatrice di Astana e il mitico direttore Schmidt e che annuncia presto nuove mostre e scambi proprio all’Expo. Incredibile a dirsi. E a vedersi. Alla faccia della trasparenza degli atti e alla par condicio del mercato culturale.”
E’ quanto dichiara Federico Mollicone Responsabile nazionale comunicazione e Cultura di Roma Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale