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Ancora una volta i professionisti colpiti dal governo Renzi. Continua il disegno perverso del governo Renzi, in continuità con i precedenti governi Monti e Letta (nessuno dei tre legittimato dal consenso popolare) di aggressione nei confronti del mondo delle professioni. Il decreto legge fiscale approvato alla Camera ed al vaglio del Senato prevede l’introduzione di 8 nuovi adempimenti che comportano costi stimati in 480 euro annuì nel 2017 e 720 nel 2018. Più in generale Confprofessioni afferma che le nuove norme in approvazione comporteranno un maggiore esborso di 10 miliardi nel triennio 2017-2020 andando ad attingere dalle tasche di chi le tasse le paga già e non andando realmente a colpire, al netto dei buoni propositi, la zona grigia dell’evasione fiscale. Ricordiamo al governo che il mondo delle professioni sta vivendo un momento di crisi profonda: avvocati, farmacisti, commercialisti, notai, aspettavano altro tipo di segnale, invece si ritrovano a dover mettere ancora una volta le mani alla borsa per riparare i conti di una classe politica incapace ed asservita alle lobbies di potere e finanziarie che ci vorrebbero tutti asserviti, non più tante individualità pensanti ed autonome, ma tanti dipendenti della multinazionale di turno. Contro questo chiaro disegno di smantellamento della struttura portante delle professioni, che per decenni ha accompagnato la crescita e lo sviluppo della nostra Nazione, si solleva il grido di sdegno ed indignazione dei professionisti italiani. 
Lo dichiara il presidente nazionale del dipartimento rapporti con le professioni di Fratelli d’Italia Marcello Gemmato
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