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“E’ terribile – dichiara Cinzia Pellegrino, Coordinatore Nazionale del dipartimento tutela Vittime di FdI AN – quanto accaduto ieri sera alla giovane di Opicina, rapinata, picchiata e violentata da un iracheno richiedente asilo.

Esprimo tutta la mia solidarietà alla ragazza Vittima di questa atrocità e tradita dalla sua umanità e generosità verso il prossimo, perché si era avvicinata all’uomo vedendolo riverso per terra e credendolo bisognoso di aiuto.

Una vicenda che ci fa ancora più rabbia al pensiero che l’iracheno aveva già precedenti di polizia per rapina impropria e maltrattamenti in famiglia, un chiaro esempio di un’accoglienza indiscriminata che va combattuta, ma anche dei limiti di una norma che prevede che per i maltrattamenti in famiglia la custodia cautelare in carcere rappresenti comunque l’ultima ratio.

Ci auguriamo che per l’uomo si proceda dopo il giudizio anche all’espulsione, essendo chiaramente non integrato nel tessuto sociale e pericoloso per l’ordine pubblico, e  che si tenga conto con fermezza del fatto che “non è ammesso in Italia chiunque risulti condannato anche con sentenza non definitiva per i reati previsti dall’art. 380 del c.p.p.“

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