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E’ una storia di dramma vissuto quella che sta dietro alla proposta di legge «in materia di comunicazioni dovute alle persone offese dal reato»”, dichiara Cinzia Pellegrino, Coordinatore Nazionale del Dipartimento tutela Vittime di FdI-AN a margine della conferenza stampa di presentazione della pdl tenutasi ieri presso la Camera dei Deputati. “Sono stata contattata da  B. B., in lacrime, e mi ha raccontato che aveva saputo che l’ex marito, finito in carcere per le violenze che le aveva inflitto, sarebbe uscito con un permesso premio, ma la magistratura aveva respinto la sua richiesta di sapere quando, impedendole di fatto di mettersi al sicuro insieme ai suoi figli. Come aveva previsto, quella signora si è vista citofonare da lui qualche giorno dopo all’improvviso.

Purtroppo anche altri fatti di cronaca ci insegnano che il persecutore quando esce dal carcere – anche solo temporaneamente – molto spesso ne approfitta per reiterare la violenza sulla Vittima che lo ha denunciato, o per compierne altre. Troppi sono anche i casi di omicidio commessi proprio durante un permesso o una sospensione della pena.

Tutto questo non solo offende il senso comune di giustizia, ma rappresenta una superficialità troppo grande che lo Stato non può permettersi, quando con una semplice modifica al codice di procedura penale, come previsto nella proposta di Fratelli d’Italia, può prevenire che la Vittima sia di nuovo oggetto di atti violenti o persecutori e dunque salvare la vita di molte persone.

Una grande emozione ci è stata regalata dalla presenza in conferenza stampa di Ambra Sansolini (perseguitata da parte dell’ex compagno), Eleonora Giovannini (vittima delle violenze dell’ex marito e poi dell’arroccamento di chi l’avrebbe dovuta aiutare e invece ha fatto quadrato intorno a lui), Carola Profeta (anche lei vittima di un ex marito violento, che non «ebbe pietà neanche quando era incinta al settimo mese»). Ringrazio, inoltre,  Jonathan Sterlecchini (fratello di Jennifer, uccisa con 30 coltellate dal fidanzato che aveva lasciato pochi giorni prima), sua madre Fabiola e Adele Chiello (madre di Giuseppe Tusa, marinaio della Guardia costiera, morto nel crollo della torre dei piloti nel porto di Genova), icone di famiglie distrutte dal dolore ma che non abbandonano l’idea di chiedere verità e giustizia su morti tanto crudeli.

Il mio ringraziamento più grande va a Fabio Rampelli – Capogruppo di FdI AN alla Camera – e al nostro Presidente Giorgia Meloni, per aver da subito creduto nelle riflessioni del Dipartimento sulle norme che oggi regolano i “permessi premio” ed averle volute portare in Parlamento, dimostrando una sensibilità ed una attenzione alle Vittime come sempre uniche.

Ci auguriamo che anche le altre forze politiche dimostrino altrettanta sensibilità e che la pdl venga presto approvata.

Noi continuiamo la nostra battaglia – conclude la Pellegrino – con una petizione in sostegno della legge che verrà divulgata ai cittadini con appositi banchetti per la raccolta firme in tutto il territorio nazionale e che verrà messa online nei prossimi giorni.”

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