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“Dopo tre mesi dal primo allarme sulle perdite registrato dal Consorzio ASI, dopo le analisi truccate, le ‘finte alghe’ che macchiavano di sporco il lago, finalmente è a tutti chiaro che nel lago artificiale del Pertusillo c’è stato uno sversamento di olii minerali che vanno ad inquinare i 155milioni di metri cubi di acqua della più grande diga lucana che dà da bere all’Acquedotto pugliese.
Qualche tempo fa non ci accontentammo dei tentennamenti, delle bugie, delle parole di chi voleva insabbiare tutto ed informammo la procura della Repubblica su quanto stava accadendo. A distanza di un mese dal nostro esposto, amaramente abbiamo la certezza di un disastro ambientale senza precedenti.
Gli idrocarburi aromatici che hanno contaminato il lago rappresentano un grave rischio non solo la vita di organismi acquatici ed uccelli, sono altamente tossici per i raccolti agricoli e creano gravi danni per la salute: possono mutare il DNA, danneggiando la replicazione genetica, e provocare il cancro.
E’ indispensabile, pertanto, attivarsi immediatamente al fine di tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente, mettendo in atto ogni tipo di processo che permetta di bonificare l’area il più celermente possibile.”
Così commenta in una nota Cinzia Pellegrino – Coordinatore Nazionale del Dipartimento tutela Vittime di FdI AN – sulle recenti notizie riguardanti la dispersione di tonnellate di greggio nelle sacche del sottosuolo della Val d’Agri.

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